Aggiornato: 26 aprile 2024
Nome: Bachurin Viktor Nikolayevich
Data di nascita: 22 febbraio 1962
Stato attuale: chi ha scontato la pena principale
Articolo del Codice Penale Russo: 282.2 (2)
Tempo trascorso in prigione: 2 Giorni nel centro di permanenza temporanea, 330 Giorni nel centro di detenzione preventiva
Frase: sanzione sotto forma di multa per un importo di 300.000 rubli

Biografia

Un residente di Lipetsk, Viktor Bachurin, insieme a due compagni di fede, sono stati mandati in prigione dopo una serie di perquisizioni che hanno avuto luogo il 2 dicembre 2019. Due giorni dopo, su richiesta dell'investigatore del Dipartimento investigativo dell'FSB della Russia nella regione di Lipetsk, senza avvisare i parenti, il tribunale distrettuale Sovetsky della città di Lipetsk li ha inviati al centro di detenzione preventiva.

Viktor Bachurin è nato nel 1962 nella città di Pavlovsky Posad, nella regione di Mosca. Lui è sposato, la coppia ha due figli adulti, ha una nipote che presto andrà in prima elementare.

Victor si interessò seriamente alla Bibbia all'inizio degli anni '90. A quel tempo viveva a Surgut. Nel 1993 si trasferisce a Lipetsk.

Casi di successo

Nel dicembre 2019, tre pacifici residenti di Lipetsk - Artur Netreba, Alexandr Kostrov e Viktor Bachurin - sono finiti dietro le sbarre, dove hanno trascorso quasi un anno. L’investigatore dell’FSB considerava la conduzione di “riunioni religiose”, la risoluzione di “questioni di natura religiosa” e il “servizio pastorale” “un grave crimine contro l’ordine costituzionale”. I fedeli sono stati accusati di aver partecipato all’attività di un’organizzazione estremista. Nel dicembre 2020, il caso è andato in tribunale. Il procuratore ha chiesto 4 anni di carcere e 8 mesi di libertà per i credenti. Nel novembre 2021, il tribunale li ha dichiarati colpevoli e ha inflitto a tutti e tre una multa di 500 mila rubli, che è stata ridotta a 300 mila rubli, poiché gli imputati hanno trascorso quasi un anno in custodia cautelare. La corte d’appello, e successivamente la corte di cassazione, confermarono il verdetto.